Sottopasso di Narnali - un anno dopo

E’ ormai passato un anno dall’allagamento del sottopasso di via Ciulli, a Narnali, avvenuto il 5 Ottobre del 2010. Nel tragico evento morirono tre persone.

Oggi il sottopasso è ancora chiuso, sia ai veicoli che ai pedoni. E’ quasi inutile sottolineare che tale situazione non è più tollerabile, ma di questo, come sempre, sembra che se ne accorgano soltanto i cittadini.

[caption id="attachment_863" align="alignright" width="300" caption="Il sottopasso visto dal lato di Galciana"][/caption]

Mancano molte infrastrutture in questa città ed è un paradosso che una di quelle già esistenti, venga tenuta chiusa. Poco importa se la colpa è delle indagini in corso o dell’incapacità di realizzare e far funzionare infrastrutture durevoli. Il problema è sempre lo stesso e risiede nel metodo di affrontare le cose. Mi sembra sempre di sentire una voce quando osservo situazioni simili: “Qualcosa non ha funzionato? Chiudiamo tutto, così non ci passa più nessuno”. Mi chedo perché non passi mai l’idea di procedere mettendo in sicurezza e prevedendo protocolli di controllo certi e affidabili per i futuri appalti. E' spontaneo ghignare: “se le cose non le sapete fare, lasciate il posto a chi le sa fare”. Tra l’altro, non servono luminari per fare le cose decentemente, basterebbero semplicemente persone oculate.

[caption id="attachment_870" align="alignleft" width="300" caption="Il sottopasso visto dal lato di Narnali"][/caption]

Si sente persino vociferare che a Prato non si faranno più sottopassi perché si allagano. Non si pensa che i sottopassi in futuro dovranno essere sicuri.

Questo incidente, come apparso sui giornali, sembra addirittura aver pesato sulla scelta di fare un viadotto per il raddoppio della declassata al soccorso, invece di una galleria. Da un anno a questa parte l’idraulica è diventato il problema che attanaglia Prato. E' la moda del momento, probabilmente. Il fatto concreto è che il disagio per gli abitanti di Narnali e Galciana è enorme, soprattutto perché non esiste più un collegamento pedonale.

Anni fa le due frazioni erano collegate da un passaggio a livello. Fu scelto, giustamente, come ormai si fa in tutta Italia, di sostituirlo con un sottopasso per motivi di sicurezza. Sarebbe stata un'ottima scelta, in un paese civile in cui le cose si fanno bene e poi si mantengono efficienti. Invece l'ottimo risultato a distanza di anni è che la città è divisa in due con tanto di incidente mortale. Tanto valeva lasciare il passaggio a livello. Ora invece abbiamo più perdite di tempo, più inquinamento, più rumore, etc etc. Insomma le solite cose che ogni giorno ci assillano. Insieme alla nausea nel vedere che intorno a noi non funziona mai niente!

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